lunedì 9 dicembre 2013

LE NUOVE AVVENTURE DI SHERLOCK HOLMES

Omicidio sulla Tour Eiffel 

 Io, Sherlock Holmes, con il mio amico il dottor Watson ci trovavamo in cima alla torre Eiffel quando sentimmo un urlo. accorremmo subito e trovammo il cadavere del commissario di polizia James Harlock. Subito Watson chiamò la polizia, che dopo un po’ arrivò, fece scendere tutti dalla torre e iniziarono le indagini. Notai subito un dardo avvelenato sul collo del commissario e pensai:” Chi avrà una cerbottana con dei dardi avvelenati a Parigi?”. Presi il dardo e, arrivati all’hotel, Watson mi chiese:”Chi può mai aver ucciso il commissario? E con cosa possono mai averlo ucciso?” e risposi:” Chi lo ha ucciso ancora non lo so, ma so per certo che ha usato un dardo avvelenato.” Stavo camminando per le vie di Parigi fumando la mia pipa, quando a un certo punto vidi un cartellone pubblicitario: ” Venite tutti a vedere lo spettacolo del mago Roland Perret, oggi alle ore 20:00 al Théâtre des Champs-Élysées.” Sotto la scritta c’era una foto del mago con in mano una cerbottana e mi venne un dubbio: “Può essere lui l’assassino?” Corsi da Watson e gli dissi:”Dobbiamo andare stasera allo spettacolo del mago Perret.” E Watson mi disse:” Perché dobbiamo andarci?” Risposi:” Ho un dubbio che devo risolvere.” Quella sera io e il mio amico Watson ci recammo al teatro per vedere lo spettacolo; ci sedemmo e aspettammo l’ inizio. Lo spettacolo iniziò e dopo un po’ vidi un ombra in alto, mi alzai e dissi a Watson che dovevamo andare. Lui mi seguì senza fare domande. Mentre salivamo, sentimmo un urlo, ci girammo verso il palco e vedemmo il mago a terra morto; pensai subito che il mago era stato ucciso da quell’ombra misteriosa. Corsi subito verso il palco e vidi che il mago era morto come il commissario Harlock, cioè con un dardo avvelenato sul collo: presi il dardo e me ne andai. Il mattino dopo bussarono alla porta della camera del mio albergo; andai ad aprire e vidi un uomo di circa trenta anni che mi disse:” Salve, sono Jake Harlock, fratello del commissario Harlock, sono qui per dirle una cosa importante.” Lo feci entrare e davanti a una tazza di tè mi fece vedere una foto di tre ragazzi e mi disse:” In questa foto ci sono mio fratello James, il mago Roland e un ragazzo che non conosco.” Gli chiesi:”Dov’è ora il terzo ragazzo?” Mi rispose :”Ora non so dov’è, però mio fratello mi ha raccontato che lui e il mago avevano ferocemente litigato.” Subito i dubbi mi assalirono e pensai; “Chi sarà il terzo ragazzo? potrebbe essere lui l’assassino?” Chiamai subito Watson e gli feci vedere la foto. Il giorno dopo andammo al commissariato e chiesi ai presenti se qualcuno conoscesse il terzo ragazzo della foto. Un poliziotto lo riconobbe: era Louis Perlock, un noto criminale locale. Il poliziotto mi disse anche che viveva in via Gianluck Picar 7. Andammo là, bussai alla porta e lui ci fece entrare: appena entrai notai una cerbottana all’ ingresso e Watson prese un dardo che si trovava lì vicino. Finito il tè ce ne andammo al nostro hotel, analizzai il dardo e notai che era dello stesso tipo di quelli che che avevano ucciso il commissario Harlock e il mago Perret. Chiamai la polizia che arrestò Luis Perlock, lo portarono al commissariato; durante l’interrogatorio confessò gli omicidi: li aveva uccisi entrambi per odio. Io in persona lo portai in prigione. Il giorno dopo io e Watson partimmo per Londra.

DI RICCARDO SICCHIO E DANIELE SBORDONI

Nessun commento:

Posta un commento