giovedì 19 dicembre 2013

Racconto di Osvaldo Blaj e Patrick Milazzo

Il mistero della villa    

Iniziò tutto quando un uomo di nome Marco il giardiniere trovò un cadavere: chiamò subito la polizia e iniziarono  le indagini.
Dopo poche ore   arrivò un detective di nome Rossi: chiese subito chi era la persona uccisa e il commissario rispose che la vittima si chiamava Paolo. Una signora di nome Rossella  disse che la vittima era suo marito perché indossava un cappotto nero e un anello d’oro.
Il detective chiese anche i dati dell’autopsia  al medico legale, che rispose:
- E’ morto con sette colpi di arma bianca, forse un coltello da caccia: infatti  abbiamo trovato dei tagli al torace e uno all’ addome.
Il detective andò dalla moglie per chiederle se suo marito andasse a caccia.
La signora Rossella disse:
- Sì, mio marito andava molto spesso a caccia con nostro figlio.
- Grazie, mi sa dire altro?
- No,mi dispiace.
Ma il detective durante la conversazione con la signora Rossella si era accorto che era nervosa e agitata e intuì che forse nascondeva qualcosa o stava proteggendo qualcuno.
Poco dopo il detective vide un ragazzo prendere qualcosa dalla buca:  andò a raccontare alla polizia quello che aveva visto e scoprì che era il figlio della vittima.
Il detective avendo tutte queste prove andò in una stanza per pensare chi potesse essere il colpevole.
Dopo un’ora chiamò tutti in quella stanza dicendo che aveva scoperto chi era l’assassino.
Raccontò  come tutto era andato:
- Signori, l’assassino prese un coltello da caccia e sapendo che il signor Paolo andava a pescare sempre di sera al lago andò alle sue spalle per ucciderlo: poi scappò buttando il coltello nel lago;  entrò in gioco il complice che seppellì il cadavere della vittima, non è vero signor Daniele??
- Lei,detective, non ha un briciolo di prova: il giorno dell’assassinio di mio padre io ero a Roma!!
- Si, è vero, ma lei scappò subito a Roma e dopo entrò il complice che seppellì il cadavere. Non è vero, signora Rossella? Lei vedendo il figlio ammazzare il padre andò subito a seppellire il cadavere… L’omicidio perfetto!
Ma, con tutte quelle prove schiaccianti, a Daniele non restò che confessare… era stato lui a uccidere il padre.
Venne arrestato insieme alla madre, accusata di complicità.
Il signor Daniele aveva ucciso il padre perché voleva tutta l’eredità della famiglia che, invece, il padre voleva destinare alla sorella più piccola. 
Un terribile  parricidio.





                                        

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