1) RACCONTO DI DANIELE SBORDONI E RICCARDO SICCHIO
L’ ULTIMA CACCIA AL TESORO DI MICHAEL
Michael da giovane era un famoso cercatore di tesori, tutti investivano su di lui per diventare ricchi, fino a quando Michael non trovò più tesori e cadde in rovina. Dieci anni dopo Michael era un povero cittadino di New York, fino a quando un giovane cercatore di nome Ron si ricordò della sua fama e lo portò con sé in una caccia al tesoro in un isola misteriosa. I due, armati di pale e picconi, salirono sul PK di Ron e partirono alla ricerca del tesoro. Dopo un giorno di macchina e due di nave, arrivarono all’ isola misteriosa e si misero subito alla ricerca del tesoro del pirata Barbablù. Il vecchio Michael, con la sua esperienza da cacciatore scoprì subito un passaggio segreto dentro una caverna; i due scesero nel passaggio e videro una grande scacchiera con dei segni per ogni casella e dei pezzi rappresentanti i segni delle caselle. I segni erano: un libro, una spada, un serpente, un bastone e una corona; i pezzi erano dello stesso numero dei segni. Vicino ai pezzi c’era una grande pietra su cui era incisa una scritta: ”se metterete ogni pezzo sul suo rispettivo simbolo, si aprirà la porta che vi condurrà alla stanza del tesoro.” In quel momento Ron disse a Michael: ”Come facciamo a spostare questi pezzi enormi?.” Michael ci pensò un attimo e rispose: ”Possiamo trascinarli con una fune.” I due si misero al lavoro e dopo ore… la porta si aprì. Dentro trovarono un tesoro di monete d’oro: Ron lo prese e il soffitto iniziò a cadere, e allora i due si misero a correre per mettersi in salvo. Michael e Ron durante il viaggio di ritorno discussero di cosa fare con il tesoro; Michael disse: “Io farò una vita da pensionato ricco a New York”. Ron invece disse: “Io invece ne userò una parte per divertirmi, e l’altra per finanziare nuove cacce al tesoro”. Arrivati a casa si salutarono e ognuno realizzò i propri sogni.
2) RACCONTO DI RAFFAELE TEPEDINO E ANDREA ABITINI
Il tesoro della fortuna
Charles, un filosofo inglese di poco
conto, aveva usato tutte le sue ricchezze e i suoi averi per uno studio che
riteneva veramente rivoluzionario.
Credeva, infatti, che su un’isola deserta
e particolarmente nascosta, ci fosse un tesoro magnifico e indescrivibile.
Molti sottovalutavano il professore, che però, dopo alcuni anni affermò di aver
scoperto le coordinate dell’isola che non avrebbe rivelato finché il tesoro non
fosse stato nelle sue mani. Charles in pochissimo tempo reclutò un equipaggio.
Il viaggio in mare andò liscio come l’olio e dopo un giorno di navigazione, il
filosofo e il suo equipaggio arrivarono alle isole Canarie, in Spagna dove
secondo il professore ci sarebbe stata un’altra isola che, perciò chiamò
“L’Ottava Canaria”. Dopo esser stato acclamato da tutti, Charles si diresse nel
punto esatto dove dovrebbe esser situata l’isola, ma scoprì non esserci nulla,
soltanto una immensa distesa marina…
Come andrà a finire?
Charles troverà l’isola o morirà provandoci?
Scopritelo nella prossima avventurosa puntata!!
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