mercoledì 18 dicembre 2013

Racconto di Andrea Abitini e Raffaele Tepedino


IL TESORO DELLA FORTUNA
5° parte

Dopo solo dieci minuti, Charles sentì delle voci e grazie ai suoi eterni studi, riuscì a risalire alla fonte di quelle grida: una civiltà selvaggia e apparentemente scomparsa.
Il filosofo, pieno di felicità, convinse l’amico a seguirlo alla scoperta di un’antica civiltà. Avvicinandosi piano piano, osservarono i loro vestiti e le loro strane abitudini, ma quando si accorsero di essere nel bel mezzo di un sacrificio umano, scelsero di lasciar perdere e di continuare verso il “Grande Albero”;  però, proprio mentre s’allontanavano, un enorme uomo, alto almeno due metri e mezzo si presentò davanti a loro. Aveva spalle molto larghe e un corpo molto allenato. Era vestito con una semplice gonna di foglie di palma legate alla vita con una cintura di pelle di animale. Charles urlò:  — SCAPPIAMO!!! —
Neanche il tempo di muovere un muscolo che Mark e Charles furono circondati dagli indigeni. Il professore cercò di ricordarsi tutte le informazioni possibili su quella civiltà e magari anche qualche parola della loro lingua.
Dopo qualche secondo il professore urlò:
   Aba – Hama, mi son bon! —
Nella lingua degli indigeni, questa strana frase significa: “State calmi, non vogliamo farvi del male”

Gli indigeni, meravigliati, gettarono le armi e scapparono via.

Come andrà a finire?
Scopritelo nella prossima puntata!

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