IL TESORO DELLA FORTUNA
5° parte
Dopo solo dieci minuti, Charles sentì delle voci e grazie ai
suoi eterni studi, riuscì a risalire alla fonte di quelle grida: una civiltà
selvaggia e apparentemente scomparsa.
Il filosofo, pieno di felicità, convinse l’amico a seguirlo alla
scoperta di un’antica civiltà. Avvicinandosi piano piano, osservarono i loro
vestiti e le loro strane abitudini, ma quando si accorsero di essere nel bel
mezzo di un sacrificio umano, scelsero di lasciar perdere e di continuare verso
il “Grande Albero”; però, proprio mentre
s’allontanavano, un enorme uomo, alto almeno due metri e mezzo si presentò
davanti a loro. Aveva spalle molto larghe e un corpo molto allenato. Era
vestito con una semplice gonna di foglie di palma legate alla vita con una
cintura di pelle di animale. Charles urlò:
— SCAPPIAMO!!! —
Neanche il tempo di muovere un muscolo che Mark e Charles furono
circondati dagli indigeni. Il professore cercò di ricordarsi tutte le
informazioni possibili su quella civiltà e magari anche qualche parola della
loro lingua.
Dopo qualche secondo il professore urlò:
—
Aba – Hama, mi son
bon! —
Nella lingua degli indigeni, questa strana frase significa:
“State calmi, non vogliamo farvi del male”
Gli indigeni, meravigliati, gettarono le armi e scapparono via.
Come andrà a finire?
Scopritelo nella prossima puntata!
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