domenica 17 novembre 2013

VERIFICA SCRITTA DI STORIA DEL 22 NOVEMBRE

Per prepararci  alla verifica scritta di Storia di venerdì 22 novembre, esercitiamoci a rispondere a queste domande. 
Nella verifica scritta ci saranno alcune di queste domande.
Buon lavoro!

  1. Perché nel 1494 Carlo VIII scese con un esercito in Italia?
  2. Cosa dimostrò la facilità dell’impresa di Carlo VIII?
  3. Quali sono i principali stati italiani nel ‘500?
  4. Quali potenze straniere erano presenti in Italia all’inizio del ‘500 e perché?
  5. Chi era Carlo d’Asburgo e come arrivò a diventare il sovrano più potente d’Europa?
  6. Chi era Francesco I e perché si oppose a Carlo V?
  7. Chi erano i Lanzichenecchi e per quale episodio storico sono diventati famosi?
  8. Quando Carlo V abdica,  come  suddivide i domini degli Asburgo?
  9. Come si presentava la carta politica dell’Italia dopo la pace di Cateau-Cambrésis del 1559 tra Francia e Spagna?
  10. Perché Venezia conservò un ruolo politico importante?
  11. Cosa garantì il re di Francia con l’editto di Nantes del 1598?
  12. Perché l’editto di Nantes promulgato dal re di Francia Enrico IV nel 1598 è importante?
  13. Quale fu la politica economica di Enrico IV in Francia?
  14. Cosa significa il termine “mercantilismo”?
  15. Cosa significa il termine “imprese manifatturiere”?
  16. Perché la Spagna in questo periodo storico è la massima potenza europea?
  17. Perché si può dire che la Spagna ha grandi ricchezze male utilizzate?
  18. Perché l’Inghilterra diventa una nuova potenza marittima?
  19. Come si sviluppa l’Inghilterra durante l’età di Elisabetta I?
  20. Chi sono i “corsari”?

giovedì 14 novembre 2013

RACCONTO FANTASY

Il bosco della notte

Un giorno un ragazzo di nome Drake si avventurò in un bosco che da fuori sembrava piccolo.
Entrato dentro, all’improvviso si sentì  teletrasportato e si ritrovò all’interno  della foresta: fuori sembrava piccola ma in realtà all’interno era gigantesca, così grande da perdersi……
Ad un certo punto si fece notte e non si vedeva più niente. Drake prese la torcia, l’accese e incominciò a cercare di uscire da quella spaventosa foresta.
Girovagando gli sembrava di stare sempre nello stesso punto, quando ad un certo momento vide due occhi rossi che lo inseguivano… Iniziò a correre a perdifiato fino a  quando inciampò sulla radice di un albero e pensò che era finita per lui. Poi però la bestia si ritirò senza motivo.
Restò  tanto tempo in terra, spaventato,  a pensare perchè fosse  fuggito: però poi si convinse che doveva continuare a cercare l’uscita.
Andando sempre a caso  si ritrovò davanti un ruscello dove era attraccata una barca in buone condizioni, quindi ci salì sopra e iniziò a navigare.
Navigando sul fiume all’improvviso vide  un villaggio e decise  di accamparsi lì per la notte. Stava per arrivare quando ad un certo punto apparve un altro portale sotto la barca che lo risucchiò distruggendo la barca...

Al suo risveglio si trovò all’inizio del bosco, dove era stato risucchiato per la prima volta. Tornato a casa raccontò tutto ai genitori, che rimasero increduli, ma lo abbracciarono e lo baciarono contenti che fosse ritornato a casa.

DI:
MARCO RITAGLIATI

INTERVISTA AI GRANDI DEL PASSATO

Intervista a
Carlo V


buongiorno cari ascoltatori,
siamo nell’anno 1556, in europa, siamo qui per intervistare il leader di quest’epoca:



                   Carlo v



Cominciamo l’intervista…

Giornalista: VOSTRA MAESTà, quale SOGNO ambizioSO voleva attuare nel suo impero?

Carlo v: bè… all’inizio volevo creare un impero universale cattolico, il più grande mai esistito, di cui tutti avrebbero avuto paura, ma…

Giornalista: ma, si, continui imperatore

Carlo v: …ma quel brutto francesco i mi ha ostacolato troppe volte. Io vincevo sempre e quando nella battaglia di pavia l’ho catturato e l’ho trattato come un vero cavaliere lui, UNA VOLTA libeRATO mi ha di nuovo minacciato.  ogni volta che lo sconfiggevo lui non si arrendeva e ci riprovava, ma il mio esercito era invincibile!!!

Giornalista: con chi si alleò francesco i per osare battere il suo esercito imperiale?

Carlo v: la prego non faccia più domande su quel cattivo re… per adesso le rispondo… francesco i si alleò con il papa clemente vii, con delle signorie italiane, CON I principi luterani tedeschi e ANCHE CON i turchi! insomma voleva proprio riuscire a battermi, ma… il mio impero era molto più forte di lui.

Giornalista: perché allora ha abdicato alla corona imperiale, al trono di spagna, alle colonie americane e a tutta la ricchezza del suo immenso impero?

Carlo v: sapete, anche se francesco i era il mio terribile avversario, dopo la sua morte il mio lavoro diventò “noioso” non avevo un nemico veramente forte e valido da combattere, perciò poco tempo fa abdicai all’importantissima corona imperiale.

Giornalista: a chi decise di lasciare il suo grande impero?

Carlo v: a mio fratello Ferdinando lasciai la corona imperiale, l’ungheria, la boemia e l’austria. Invece a mio figlio filippo ii decisi di lasciare la corona spagnola, i possedimenti italiani, i paesi bassi e le colonie americane…
Chissà se mio figlio riuscirà a portare a termine il mio sogno…

SIAMO GraTI alla pazienza dell’imperatore…
ora, purtroppo, dobbiamo abbandonare quest’epoca cavalleresca, aprire gli occhi e smettere di sognare… 


gIORNALISTI:

 ANDREA ABITINI
GIULIO CESARINI
RAFFAELE TEPEDINO



Il nostro appassionante racconto di avventura!

L'antico tesoro dell'isola

Una famiglia andò in vacanza su un’isola dove c’erano hotel e piscina. La famiglia
era composta dal papà Claudio,la mamma Eleonora e i 2 figli Federico e Diego.Un giorno Diego, con suo fratello Federico andò a fare una passeggiata: ad un certo punto Federico disse:”Che bella vacanza, vero Diego?”, il fratello minore rispose:”Si fratellone hai proprio ragione!”, Diego, a quel punto disse:”Guarda lì,Fede c’è una bottiglia e sembra che al suo interno ci sia qualcosa!” I due fratelli si avvicinarono alla bottiglia e videro che all’interno c’era un foglio, Diego disse:”Fede,quella è una mappa del tesoro!”Federico verificò e in effetti era veramente ciò che il fratellino diceva…”Domani alle 10.00 andremo a vedere dove porta” disse Federico.
Il giorno seguente fecero come deciso e, seguendo la mappa giunsero fino all’estremo capo sud dell’isola, dove trovarono l’albero più vecchio dell’isola, guardarono al suo interno e videro un enorme baule con una chiave di ferro,tentarono di aprire il baule, ma appena toccarono la chiave si aprì un enorme voragine che risucchiò la chiave insieme al baule. I due fratelli presero le mute da sub e le bombole d’ossigeno e andarono a cercare il tesoro. Dopo essersi immersi si divisero, Diego andò a guardare in una grotta sottomarina, mentre Federico andò a cercare il tesoro sotto la voragine che si era aperta al posto del tronco. Diego aveva molta paura e sapeva che negli abissi ci potevano essere innumerevoli pericoli: ad un certo punto sentì delle rocce sgretolarsi, poi vide qualcosa muoversi accanto a lui, stava tremando di paura, quando si accorse che quello che aveva visto era un polpo gigante, se ne accorse perché vide i suoi occhi rossi e minacciosi che lo fissavano. Il mostro emise un boato tremendo che riuscì a sentire anche Federico. Dalle profondità degli abissi,Federico pensò che il suo fratellino fosse in grave pericolo, così si precipitò nel luogo da cui proveniva il suono sinistro finché non giunse nella tana del mostro, vide suo fratello che lottava con tutte le sue forze, colpendo il mostro con fortissimi pugni e calci, decise di dargli una mano anche se se la stava cavando molto bene, si interpose fra Diego e il mostro colpendo, con un bastone che aveva trovato sotto la voragine, il mostro in un occhio. Il polpo si ritirò nelle profondità degli abissi, i due fratelli entrarono nella caverna dove trovarono lo scrigno del tesoro, Diego tirò fuori la chiave che teneva nella muta, lo aprì e vide che al suo interno c’erano monete e gioielli d’oro e d’argento e diamanti. Portarono il tesoro in superficie dalla loro famiglia in hotel e tutti quanti tornarono a casa ricchi e felici.


Che ne dite? Vi è piaciuto?


Martina Petricca & Federica Fiorenza



lunedì 11 novembre 2013

I NOSTRI RACCONTI ......PARTE SECONDA :-))))

Pubblichiamo una selezione dei nostri racconti di avventura e fantasy. Non pretendiamo di essere dei nuovi Salgari o Tolkien ma ce l'abbiamo messa tutta :-)))

1)  RACCONTO DI DANIELE SBORDONI E RICCARDO SICCHIO 


L’ ULTIMA CACCIA AL TESORO DI MICHAEL 

 Michael da giovane era un famoso cercatore di tesori, tutti investivano su di lui per diventare ricchi, fino a quando Michael non trovò più tesori e cadde in rovina. Dieci anni dopo Michael era un povero cittadino di New York, fino a quando un giovane cercatore di nome Ron si ricordò della sua fama e lo portò con sé in una caccia al tesoro in un isola misteriosa. I due, armati di pale e picconi, salirono sul PK di Ron e partirono alla ricerca del tesoro. Dopo un giorno di macchina e due di nave, arrivarono all’ isola misteriosa e si misero subito alla ricerca del tesoro del pirata Barbablù. Il vecchio Michael, con la sua esperienza da cacciatore scoprì subito un passaggio segreto dentro una caverna; i due scesero nel passaggio e videro una grande scacchiera con dei segni per ogni casella e dei pezzi rappresentanti i segni delle caselle. I segni erano: un libro, una spada, un serpente, un bastone e una corona; i pezzi erano dello stesso numero dei segni. Vicino ai pezzi c’era una grande pietra su cui era incisa una scritta: ”se metterete ogni pezzo sul suo rispettivo simbolo, si aprirà la porta che vi condurrà alla stanza del tesoro.” In quel momento Ron disse a Michael: ”Come facciamo a spostare questi pezzi enormi?.” Michael ci pensò un attimo e rispose: ”Possiamo trascinarli con una fune.” I due si misero al lavoro e dopo ore… la porta si aprì. Dentro trovarono un tesoro di monete d’oro: Ron lo prese e il soffitto iniziò a cadere, e allora i due si misero a correre per mettersi in salvo. Michael e Ron durante il viaggio di ritorno discussero di cosa fare con il tesoro; Michael disse: “Io farò una vita da pensionato ricco a New York”. Ron invece disse: “Io invece ne userò una parte per divertirmi, e l’altra per finanziare nuove cacce al tesoro”. Arrivati a casa si salutarono e ognuno realizzò i propri sogni.



2)  RACCONTO DI RAFFAELE TEPEDINO E ANDREA ABITINI
Il tesoro della fortuna

Charles, un filosofo inglese di poco conto, aveva usato tutte le sue ricchezze e i suoi averi per uno studio che riteneva veramente rivoluzionario.
Credeva, infatti, che su un’isola deserta e particolarmente nascosta, ci fosse un tesoro magnifico e indescrivibile. Molti sottovalutavano il professore, che però, dopo alcuni anni affermò di aver scoperto le coordinate dell’isola che non avrebbe rivelato finché il tesoro non fosse stato nelle sue mani. Charles in pochissimo tempo reclutò un equipaggio. Il viaggio in mare andò liscio come l’olio e dopo un giorno di navigazione, il filosofo e il suo equipaggio arrivarono alle isole Canarie, in Spagna dove secondo il professore ci sarebbe stata un’altra isola che, perciò chiamò “L’Ottava Canaria”. Dopo esser stato acclamato da tutti, Charles si diresse nel punto esatto dove dovrebbe esser situata l’isola, ma scoprì non esserci nulla, soltanto una immensa distesa marina…

Come andrà a finire?
Charles troverà l’isola o morirà provandoci?
Scopritelo nella prossima avventurosa puntata!!



domenica 10 novembre 2013

venerdì 1 novembre 2013

E N G L I S H T I M E

                                                  Esercitiamoci con l'Inglese on line....
                                                  fate questa comprensione del testo!


                                                VAI ALLA COMPRENSIONE DEL TESTO